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Consumare informati

La storia del consumerismo e il rapporto di Plenitude con le Associazioni dei Consumatori.

Le origini del movimento

Il consumerismo è un movimento a tutela dei diritti dei consumatori che nasce negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo a seguito di una battaglia in apparenza marginale, uno scandalo per la vendita di carne avariata.
A causa di numerose proteste, il Governo Federale fu costretto ad approvare leggi che imponevano un controllo nei confronti dell'industria e dei nascenti prodotti di largo consumo. Con la rivoluzione industriale si sviluppa la figura del consumatore, portatore di bisogni e interessi che richiedono una difesa in quanto acquirente e utilizzatore di beni di massa distribuiti sul mercato. È da queste premesse che nel 1914 negli Stati Uniti nasce la Federal Trade Commission con l'intento di combattere le attività commerciali illecite

I diritti fondamentali del consumatore

Il salto di qualità avviene negli anni Sessanta grazie al presidente John Kennedy e all’avvocato-attivista Ralph Nader, secondo cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e di fronte al mercato.
John F. Kennedy nel 1962 codificò i 5 diritti fondamentali del consumatore moderno: alla salute, alla sicurezza, alla difesa economica, alla difesa legale, alla rappresentanza. Nader nel 1965 denunciò nel saggio “Unsafe at any speed” la mancanza di sicurezza di molte automobili statunitensi: una battaglia che contribuì a varare, l’anno dopo, il National Traffic and Motor Veichel Safety Act.

Il Consumerismo in Europa e in Italia

In Europa il movimento consumerista comincia ad affermarsi a partire dagli anni Cinquanta, con le prime organizzazioni dedicate alla protezione dei consumatori.
Seguiranno negli anni Ottanta una serie di direttive europee sulla responsabilità delle aziende per danni provocati da prodotti difettosi, i contratti negoziati fuori dei locali commerciali, la protezione dei consumatori sulle indicazioni dei prezzi, della vendita, delle garanzie al consumo e della sicurezza generale dei prodotti.
Ma è solo nel 1993 che gli Stati membri attribuiscono in modo chiaro a Bruxelles una competenza in materia. Si prescrive che il consumatore debba avere a disposizione informazioni chiare (contenuto del prodotto, eventuale tossicità, scadenza, modo d'impiego) che gli consentano di scegliere il prodotto che meglio si addice alle sue esigenze e che possa pretendere il risarcimento di danni derivanti da un prodotto non rispondente alla pubblicità e alle informazioni fornitegli. Inoltre, il consumatore può essere rappresentato, ascoltato ed eventualmente assistito legalmente attraverso organismi e associazioni aventi come scopo la tutela dei suoi diritti. Nel 2000 il Parlamento europeo stabilisce anche l'obbligo per i rivenditori di prodotti alimentari di contrassegnare gli alimenti con un'etichetta che ne attesti la categoria qualitativa e l'origine di produzione.

In Italia, nel frattempo, la legislazione si adegua con ritardo ai mutamenti di mercato. Con la legge 281 del 30 luglio 1998 il Parlamento riconosce i diritti individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti. A seguito di questa legge viene costituito il CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti), al quale fanno capo tutte le principali associazioni di consumeristiche nazionali. Tra le battaglie più diffuse di questi anni: i contratti di vendita e le cosiddette clausole vessatorie, il diritto alla salute e alla casa, la lotta all'inquinamento e la difesa dell'ambiente, i rincari ingiustificati dei prezzi, i disservizi nelle telecomunicazioni e nei trasporti. Ma è solo con l’emanazione del Codice del consumo nel 2005 che vengono definitivamente stabilizzate e ordinate le normative in materia di difesa dei consumatori.

Plenitude e le Associazioni dei Consumatori

Crediamo che con il dialogo, l’ascolto e l’attenzione si possa crescere e imparare, migliorando continuamente.
Per noi le Associazioni dei Consumatori sono stakeholder di riguardo e, per comprenderne meglio i bisogni e le aspettative, abbiamo creato nel 2007 la funzione per i Rapporti con le Associazioni dei Consumatori e, successivamente, nel 2017 è nata l’Unità Consumer Relations, dedicata oggi alle relazioni con le Associazioni dei Consumatori per il business gas e luce e i servizi energetici collegati.

Plenitude e l’attenzione nei confronti dei consumatori

Plenitude è passata da un modello “customer’s oriented” a uno “consumer’s oriented”, promuovendo costantemente progetti interattivi sul territorio nazionale e locale con le Associazioni dei Consumatori.
Il Protocollo di Conciliazione ADR sottoscritto con le Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori Utenti) ne è un esempio e rappresenta un approccio innovativo  per la risoluzione gratuita e non giudiziale delle controversie tra azienda e consumatore.

Un altro momento importante di collaborazione con le Associazioni è stata la sottoscrizione nel 2017 del “Protocollo di autoregolamentazione delle attivazioni contrattuali non richieste, nato per fornire un ulteriore strumento per la tutela del consumatore. Inoltre, annualmente vengono organizzati degli incontri territoriali con i rappresentanti delle Associazioni regionali per un utile confronto su tematiche di comune interesse.

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